Canzoni che siano piene della luce di Cristo,
che possano fare da guida nella via della vita,
contribuendo a costruire un uomo nuovo
in un mondo nuovo.



mercoledì 7 novembre 2012

Occhi di Re

In questa canzone  (che vorrebbe essere una specie di allegro gospel
con movenze rockeggianti e ballabili) ho cercato di esprimere 
il grande senso di stupore e meraviglia che ti coglie 
quando scopri che il Signore ti perdona i tuoi peccatacci,  
anche quelli che tu stesso non puoi proprio accettare,
per i quali ti fai schifo e ti butteresti nel secchio delle immondizie,
o ti andresti a nascondere dove nessuno ti possa vedere
- che per inciso è una terribile tentazione del demonio,
quella della disperazione, il peccato contro lo Spirito,
e bisogna stare molto attenti perché è proprio lì che spesso
 si gioca la tua salvezza e quella di chi ti sta intorno:



è il bivio di Pietro e di Giuda,
in quei momenti puoi sperimentare l'amore immenso di Cristo
e la sua Divina Misericordia che ti cambia la vita per sempre
strappandoti dalla morte e dalla prigione in cui ti eri andato a cacciare,
oppure puoi cadere, per orgoglio o incredulità,
in una irreversibile disperazione finale
che ti può portare alla follia o al suicidio,
perché chi può sopportare la visione orribile della nostra miseria?
"The horror!" ripeteva il generale Walter Kurtz
in Apocalypse Now di Coppola, tratto da Cuore di tenebra di Conrad...

In quei momenti avviene nel foro interiore di ciascuno di noi
un mistero profondissimo, dove alcuni si salvano e altri si perdono:
cos'è che li ha salvati? L'umiltà? Credere a una parola, a un annunzio?





Silvano del Monte Athos diceva sull'umiltà:
"Tieni il tuo spirito negli Inferi e non disperare!

Sant'Antonio del deserto, a sua volta:
"Questa è l'opera grande dell'uomo:
gettare su di sé il proprio peccato davanti a Dio;
e attendersi tentazioni fino all'ultimo respiro";
e anche: "Vidi tutte le reti del Maligno distese sulla terra, e dissi gemendo:
Chi mai potrà scamparne? E udii una voce che mi disse: L'umiltà".




Occhi di Re (Mi hai amato così!)

Mi hai amato così
come sono, così!
Mi hai amato di più,
mi hai amato, Gesù!
E lo voglio cantare tutta la vita
[che] mi hai amato così, proprio com'ero
mi hai amato di più, nel mio peccato!

Tu mi avevi dato tutto
ma io non avevo niente
perché niente più vedevo senza te.
L'universo era distrutto,
ogni cosa indifferente
e la gente mormorava: "Dio non c'è..."
giudicando senza ma e senza se.

Ma era stato un nemico,
travestito da amico,
un malvagio, ti dico:
un antico nemico
che mi aveva mentito tutta la vita
nascondendomi Te, proprio com'eri
nascondendomi Te e il tuo amore per me

Quando poi ho lasciato tutto
tutto mi sembrava niente
perché niente mi mancava avendo Te!
La bellezza è dappertutto,
il mio cuore trasparente
e la gente divertente, adesso che
me la guardo coi tuoi occhi, occhi di Re
...perché...

Mi hai amato così
come sono, così!
Mi hai amato di più,
mi hai amato Gesù!
E lo voglio cantare tutta la vita
[che] mi hai amato così, proprio com'ero
mi hai amato di più, nel mio peccato!

E lo voglio canta-a-re
tutta la vita, tutta la vita...! [ad libitum]


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