una gran bella notizia lanciata dal Concilio Vaticano II,
che cioè siamo tutti chiamati alla santità, non solo pochissimi eletti.
Il problema è come si accoglie e si risponde alla chiamata!
"La santità, la pienezza della vita cristiana
non consiste nel compiere
imprese straordinarie,
ma nell’unirsi a Cristo, nel vivere i suoi
misteri,
nel fare nostri i suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, i suoi
comportamenti.
La misura della santità è data dalla statura che Cristo
raggiunge in noi,
da quanto, con la forza dello Spirito Santo,
modelliamo tutta la nostra vita sulla sua.
Il Concilio Vaticano II ... parla
con chiarezza della chiamata universale alla santità,
affermando che nessuno ne
è escluso: “Nei vari generi di vita e nelle varie professioni
un’unica santità è
praticata da tutti coloro che sono mossi dallo Spirito di Dio
e … seguono Cristo
povero, umile e carico della croce,
per meritare di essere partecipi della sua
gloria” (n. 41).
...come possiamo percorrere la strada della santità,
rispondere a questa chiamata?
Posso farlo con le mie forze? La risposta è
chiara:
una vita santa non è frutto principalmente del nostro sforzo,
delle
nostre azioni, perché è Dio, il tre volte Santo (cfr Is 6,3), che ci
rende santi,
è l’azione dello Spirito Santo che ci anima dal di dentro,
è la
vita stessa di Cristo Risorto che ci è comunicata e che ci trasforma.
La santità ha
dunque la sua radice ultima nella grazia battesimale,
nell’essere innestati nel
Mistero pasquale di Cristo,
con cui ci viene comunicato il suo Spirito, la sua
vita di Risorto"
BENEDETTO XVI, Udienza Generale,13 aprile 2011.
La grazia battesimale si riscuote, per così dire, nella Chiesa,
nella parrocchia, tramite i sacramenti e la relazione concreta con i fratelli,
è là che ci attende come una preziosa,
inestimabile eredità che ci è stata lasciata dal sacrificio di Cristo.
Una bellissima lettera pastrorale del mio carissimo parroco
don Fabio
Pieroni mi ha ispirato questa canzone,
come un antidoto alla grandissima disistima che ho di me stesso e del prossimo,
alle mie
insicurezze e alla mia scarsissima fiducia
nel bene che posso fare:
"Tutto posso in Colui che mi dà forza!" (Fil 4,13)
Vi consiglio di ascoltarla e cantarvela ogni mattina
per intraprendere
con energia e convinzione la missione di ogni giorno,
l'opera che Dio ha
da sempre predisposto per noi.
Come un prodigio
Santo! Mi hai pensato
santo! Mi hai voluto
santo in Gesù Cristo tuo Figlio!
Santo! Mi hai creato
santo! Mi hai chiamato
santo in Gesù Cristo, come sei Tu!
E’ difficile conoscersi davvero
e capire tutto il bene che si può dare con Te
…perché…
Tu mi hai fatto come un prodigio,
un miracolo del tuo amore,
a tua immagine e somiglianza
in Gesù Cristo tuo Figlio
Non è vero che non valgo niente,
che se non ci sono è indifferente,
non è vero che per caso sono qui…
Non è vero che è tutto uno sbaglio,
che comunque fallirò il bersaglio,
non è vero che per caso siamo qui!
Santo! Mi hai pensato
santo! Mi hai voluto
santo in Gesù Cristo tuo Figlio!
Santo! Mi hai creato
santo! Mi hai chiamato
santo in Gesù Cristo, come sei Tu!
E’ difficile conoscersi davvero
e capire tutto il bene che si può dare con Te
…perché…
Tu mi hai fatto come un prodigio,
un miracolo del tuo amore,
a tua immagine e somiglianza
in Gesù Cristo tuo Figlio
Non è vero che non valgo niente,
che se non ci sono è indifferente,
non è vero che per caso sono qui…
Non è vero che è tutto uno sbaglio,
che comunque fallirò il bersaglio,
non è vero che per caso siamo qui!
Solo che ho bisogno di conoscerTi:
perché Tu mi hai fatto per conoscerTi,
mi hai pensato santo dall’eternità,
per collaborare con la tua creazione
e mi hai scelto fin dal seno di mia madre
per edificare un mondo nuovo,
una civiltà del “bell’amore”,
una casa dove stare insieme,
una Chiesa per il mio Signore,
dove sempre la tua Pace regnerà… regnerà!
Santo, mi hai sognato
santo! Mi hai amato
santo in Gesù Cristo tuo Figlio!
Santo! Mi hai creato
santo! Mi hai chiamato
santo in Gesù Cristo, come sei Tu!
E’ difficile correggersi sul serio
e capire tutto il bene che si può fare con Te
…perché…
Tu mi hai fatto come un prodigio,
un miracolo del tuo amore,
a tua immagine e somiglianza
in Gesù Cristo tuo Figlio
Non è vero che non sono bello,
Non è vero che non ho un fratello,
non è vero che per caso sono qui…
Non è vero che non c’è giustizia,
vedi? il vuoto insegue ogni malizia,
non è vero che per caso siamo qui!
Solo che ho bisogno di conoscermi:
perché Tu mi hai fatto per amarTi,
mi hai voluto santo dall’eternità,
per cantare tutti insieme la tua gloria
e mi hai scelto fin dal seno di mia madre
per edificare un mondo nuovo,
una civiltà del “bell’amore”,
una casa dove stare insieme,
una Chiesa per il mio Signore,
dove sempre la tua Pace regnerà… regnerà!
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