Cos'è che davvero ci rende felici?
Tradire, soddisfare il nostro continuo bisogno
di emozioni, di novità, di piacere, di sentirci importanti?
O non è forse questa una schiavitù,
mentre quel che davvero vorremmo è imparare ad essere fedeli,
riuscire ad amare con sempre rinnovato vigore la stessa persona,
poter servire e costruire con l'altro anche quando
diventa scomodo, inopportuno, pesante, inadeguato?
Questa vorrebbe essere una canzone in difesa del matrimonio
e contro l'apologia dell'adulterio, perché l'amore sia veramore e bellamore,
perché la vera libertà è la signoria sul peccato,
è libertà di fare il bene, di essere giusti e santi come Dio ci ha pensati.
Che tu ci creda o no,
stavolta io non cadrò!
Sei solo un soffio di fumo,
qualcosa che svanirà...
Voglio la mia libertà!
Lontano dal tuo profumo
e dalla tua ingenuità
che è falsa come il destino.
Voglio stare sveglio
e ricordare che la vita va veloce
verso quello che non vuoi
Voglio ritrovare
una bellezza vera,
candida di luce
come primavera sarà...
E' inutile che ti spogli,
mi mostri le tue delizie...
Non cedo alle tue malizie,
non voglio quello che volli!
Voglio la mia libertà
di amare solo una donna,
che sappia dirmi l'amore
senza tagliare la gonna
Voglio stare sveglio
e ricordare che la vita va veloce
verso quello che non hai
Voglio ritrovare
una bellezza vera,
candida di luce
come primavera sarà...
E primavera sarà,
come una fetta di Cielo,
anime sopra un sorriso
danzeremo... danzeremo... danzeremo...
il ballo santo dei Re.
Non voglio più aver paura:
la morte è solo un passaggio,
la solitudine è dura,
ma in fondo è solo un miraggio...
Vecchiaia e malattia
saranno le mie compagne
e stapperò uno champagne,
perché la vita è ormai mia!
Voglio stare sveglio...